Il pelo

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Gli animali perdono il pelo in maniera ciclica o costante?

I nostri animali perdono il pelo in modo più o meno costante durante tutto l’arco dell’anno, ma in primavera ed in autunno vi sono due mute complete: quella primaverile, consente di sostituire il pelo e sottopelo invernale decisamente più folto per consentire ai nostri amici di difendersi dal freddo; quella autunnale, sostituirà invece il mantello estivo, più rado. Il nostro cane andrà quindi spazzolato regolarmente, soprattutto nel caso abbia il pelo lungo per impedire la formazione di nodi e per far respirare la cute. Nel caso del gatto, anche a pelo corto, sarà ancora più importante spazzolarlo frequentemente, in quanto il gatto passa le ore a leccarsi ingerendo il pelo, col rischio di causare ostruzione intestinale, specialmente nei gatti anziani o tendenzialmente stitici, magari per una alimentazione non corretta.

Il bagno va fatto? e se sì, ogni quanto?

Come ho già avuto modo di dire in altre occasioni, il bagno sembra essere più un’esigenza del proprietario che non dell’animale, specialmente per quanto riguarda il gatto. Il gatto, infatti, passa gran parte del suo tempo a pulirsi, ed il bagno non è necessario in questi animali, in quelli di casa poi non ne vedo l’utilità. Per quanto riguarda il cane il discorso può essere diverso, in quanto il cane non si pulisce se non le zampe e poco altro, ed a parte alcuni animali che escono magari solo per i bisogni, normalmente il cane ha abitudini decisamente diverse dal gatto di casa: uscendo, infatti, ha modo di sporcarsi, magari rotolandosi nell’erba (e non solo), oppure facendo il bagno nel fiume o nel mare, tutte cose che richiedono un bagno per pulirlo da sporcizia, terra o sale.Per questo mi sento di suggerire di lavare i nostri amici solo quando necessario, utilizzando prodotti specifici, il più delicati possibile.

Come comportarsi se il nostro amico si gratta, se c’è arrossamento o perdita  eccessiva di pelo?

Spesso accade che il nostro animale si gratti le orecchie per una infiammazione dovuta a parassiti o corpi estranei; può succedere che si gratti il collo per allergia a collari antiparassitari; a volte si gratta per intolleranze alimentari, ma la causa più frequente di grattamento da parte dei nostri animali, sono i parassiti cutanei, le pulci su tutti. Generalmente l’arrossamento è la conseguenza del grattamento e dell’infiammazione successiva, che può portare a perdita di pelo in zone più o meno estese del mantello. Diverso il discorso di una perdita generalizzata del pelo, o di perdite in zone specifiche, che possono far pensare a malattie sistemiche, anche di origine ormonale.

Le unghie del cane si devono tagliare?

Le unghie del cane si consumano camminando, correndo e scavando, sempre che il nostro amico abbia la possibilità di farlo. Le uniche unghie che in questo caso andranno tagliate, saranno quelle degli speroni, in quanto questi non appoggiando sul terreno, non verranno consumati. Nel caso il cane vivesse prevalentemente in casa, su tappeti, letti e divani, spesso è necessario spuntare le unghie che, crescendo eccessivamente, possono causare problemi al nostro animale.

E quelle del gatto?

Per quanto riguarda il gatto il discorso è un po’ diverso. Il gatto che vive in casa, normalmente si consuma la unghie utilizzando grattatoi specifici messi a disposizione o, più spesso, scegliendoli con un criterio tutto suo, normalmente in contrasto con la nostre esigenze: non sarà semplice disabituarlo, ed a questo scopo, in commercio, vi sono repellenti di ogni tipo, con risultati contrastanti. Anche nel caso del gatto, dovremo controllare lo sperone, mentre le altre unghie verranno consumate col grattamento. Nel caso decidessimo di tagliarle, nel gatto le unghie sono quasi trasparenti ed alla loro base risulta evidente il capillare che scorre all’interno: spuntate l’unghia rimanendo a diversi millimetri di distanza dal capillare. Così facendo taglierete più spesso le unghie, ma eviterete, col movimento del gatto, di tagliarle troppo, facendole sanguinare.