Il vomito

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Che cosa s’intende per vomito?

Occorre distinguere il vomito vero e proprio, dal rigurgito, molto frequente nei nostri amici. Definiamo il rigurgito come l’espulsione dall’esofago di cibo non digerito, dovuto alla contrazione della muscolatura esofagea, senza interessamento gastrico e senza segni premonitori; la causa più frequente è l’abitudine del nostro animale ad ingioiare velocemente l’alimento, ma vi sono anche diverse patologie che portano a questo sintomo, per cui suggerisco quantomeno di segnalare il fatto al veterinario. Il vomito, che invece viene preceduto da salivazione, nausea e conati, consiste nell’espulsione del contenuto dello stomaco, che potrà contenere cibo, saliva, succhi gastrici ed a volte anche bile: per questo motivo l’alimento vomitato non sarà più mangiato dal nostro amico, mentre spesso quello rigurgitato viene nuovamente inghiottito senza alcun problema.

Quali sono le cause più frequenti di vomito nei nostri animali?

Il vomito, nei nostri animali, si manifesta:
–  per motivi fisiologici  ( pensiamo ad esempio al pelo nel gatto ),
–  per cause patologiche che possono riguardare direttamente l’esofago, lo stomaco o la prima parte dell’intestino ( come infiammazioni, infezioni, ulcere, stenosi, corpi estranei o neoplasie ),
– oppure il vomito può essere il sintomo di un disturbo metabolico ( come può essere un avvelenamento, una pancreatite, una insufficienza renale o epatica ed altro ).

Dobbiamo preoccuparci se il cane od il gatto ha vomito?

Normalmente un singolo episodio di vomito non deve preoccupare, ma nel caso questi si ripetessero, dovranno essere indagati. Come abbiamo visto è importante prima di tutto distinguere tra rigurgito e vomito cercando la correlazione con l’assunzione del cibo. In linea di massima possiamo dire che:
– se il vomito segue immediatamente la deglutizione, è interessato  l’esofago;
– se avviene entro 30 / 60 minuti dopo il pasto, il problema è gastrico;
– se l’animale vomita dopo 3 / 4 ore dall’assunzione del cibo, possiamo pensare ad un interessamento della parte alta dell’intestino;
mentre se il vomito non ha alcuna correlazione con il pasto, può essere dovuto a patologie che NON interessano direttamente l’apparato gastrointestinale, come malattie tossiche, sistemiche, metaboliche o neurologiche.

Cosa dobbiamo fare in questi casi?

In caso di vomito, come per la diarrea, non bisogna dare cibo per mettere a riposo uno stomaco “in difficoltà”, ma, a differenza di quanto visto per la diarrea, non bisogna somministrare acqua, perché anche questa può stimolare il riflesso del vomito in uno stomaco irritato: nel caso gli episodi di vomito proseguissero il ricorso al veterinario diventerà essenziale in quanto la disidratazione e la perdita di elettroliti, può diventare pericolosa, soprattutto nei giovani animali.